“Chi corre verso il futuro dimenticando il suo passato smarrisce la propria identità"

“Chi corre verso il futuro dimenticando il suo passato smarrisce la propria identità"

EVERYDAY LUXURY
EVERYDAY LUXURY

Offrire un capo di alta qualità, di ottima fattura, frutto di una sapiente lavorazione artigianale e curato solo con tessuti e filati pregiati, è ancora oggi l’obiettivo di un brand che ha sempre fatto della sinergia tra passato, presente e futuro uno dei suoi maggiori punti di forza. La cura meticolosa del prodotto unita ad un ottimo rapporto qualità/prezzo ci permette di dare alle nostre clienti la possibilità di essere eleganti senza spendere cifre da capogiro. La loro scelta ricade, sempre fortunata, su una vasta gamma di capi che consentono di essere impeccabili nelle differenti situazioni e nei diversi momenti della giornata.

LA RETE DI BOUTIQUE MONOMARCA RIMANE ALLA BASE DELLA STRATEGIA INTERNAZIONALE
LA RETE DI BOUTIQUE MONOMARCA RIMANE ALLA BASE DELLA STRATEGIA INTERNAZIONALE

Il brand è presente sul mercato Italiano con oltre 132 negozi monomarca – tutti a gestione diretta, e 13 outlet. All’estero è presente attraverso oltre 45 monomarca di cui la maggior parte gestite in parnership con operatori locali. A questi si aggiungono altre 126 Boutique multibrand per il canale wholesale.

LUISA SPAGNOLI
LUISA SPAGNOLI

Luisa Sargentini, conosciuta in tutto il mondo come Luisa Spagnoli, è nata a Perugia il 30 Ottobre 1877. Dotata di straordinaria modernità e di grande creatività ha dato vita a due grandi aziende, la Perugina e la Luisa Spagnoli, che hanno svolto un ruolo primario nel processo di industrializzazione dell’Umbria e dell’Italia stessa. Luisa ha anticipato di mezzo secolo l’evoluzione della presenza femminile nel campo del lavoro, non solo per la sua figura di imprenditrice, ma anche per l’inserimento della donna nell’attività industriale.

Luisa crea il Bacio Perugina
Luisa crea il Bacio Perugina

A poco più di 21 anni sposò Annibale Spagnoli e assieme al marito rilevò una drogheria nel centro di Perugia. Nel 1907 gli Spagnoli, in società con Francesco Buitoni, Leone Ascoli e Francesco Andreani, aprirono una piccola azienda dolciaria con 15 operai, nel centro storico della città: la Perugina. La sua grande creatività, l’inventiva, il senso pratico la portarono nel 1922 a creare il famoso “Bacio”, destinato a diventare famoso nel mondo.

I successi della Perugina
I successi della Perugina

I successi della Perugina furono alla base della nascita della Luisa Spagnoli, non solo perché la prima fortunatissima impresa degli Spagnoli costituì la fonte di capitali alla creazione della seconda, ma anche perché rappresentò per loro un’insostituibile scuola di imprenditorialità.

L'intuizione di Luisa Spagnoli
L'intuizione di Luisa Spagnoli

Alla fine degli anni Venti, Luisa cominciò a selezionare nel Giardino esemplari di una specie domestica mai allevata sistematicamente in Italia, il coniglio d’Angora, al fine di ottenere un filato da impiegare nell’abbigliamento. Il risultato fu sorprendente per omogeneità e sottigliezza, grazie all’uso di tecniche tradizionali e alla scelta della pettinatura al posto della tosatura nella raccolta della lana. Fu intorno al 1928 che cominciò a prendere corpo l’attività nel settore tessile che ancora oggi porta il suo nome. L’intuizione di Luisa Spagnoli consisté nell’utilizzare la lana del coniglio d’Angora per creare filati e confezioni quando in Italia questa fibra era quasi sconosciuta. Fino ad allora, l'allevamento del coniglio d'angora non aveva molto interessato gli allevamenti italiani. Nel nostro paese era in vendita del filato di provenienza estera che, lavorato ai ferri, forniva indumenti grossi e scarsamente considerati. Dai primi esperimenti, condotti avvalendosi di operaie “prestate” dalla Perugina e rifornendosi di lana dell’allevamento di famiglia, realizzò prodotti di elevata qualità per stile e caratteristiche del tessuto. Le confezioni Spagnoli, per la consistenza del tessuto, la classicità e l'eleganza delle linee e l'armonia dei colori, suscitarono subito il favore dei compratori, sia italiano che esteri, i quali li giudicarono di gran lunga superiori a tutti i manufatti di angora allora in commercio. Si ponevano così i presupposti per un'attività nuova e prettamente italiana atta a valorizzare le pregevoli caratteristiche di una materia prima nazionale.

Mario Spagnoli
Mario Spagnoli

Alla prematura scomparsa di Luisa Spagnoli, nel 1935, la guida dell’azienda fu assunta dal figlio Mario. In 10 anni, alla guida dell’azienda, ha saputo diffondere la conoscenza ed il prestigio della Luisa Spagnoli sul mercato nazionale ed internazionale dando all’attività le caratteristiche proprie di una vera industria, pur continuando a curare, nella manifattura dei capi, i requisiti di qualità e gusto propri di un prodotto artigianale.

Il primo negozio Luisa Spagnoli
Il primo negozio Luisa Spagnoli

La genialità di Mario Spagnoli risiede nell’aver dotato l’Azienda di una propria rete commerciale dedicata esclusivamente alla vendita dei propri prodotti. Il primo negozio Luisa Spagnoli fu aperto a Perugia nel 1940. Negli anni successivi seguirono Firenze, Roma, Venezia, Napoli e Milano, portando la presenza del marchio Luisa Spagnoli nelle principali piazze e vie delle più importanti città italiane.

Città dell’Angora
Città dell’Angora

Formulò il progetto della Città dell’Angora, un modello di efficienza produttiva fondato sul soddisfacimento delle esigenze dei lavoratori. Da semplice luogo destinato alla produzione, l’azienda, circondata dalle abitazioni dei dipendenti, sarebbe divenuta una comunità autosufficiente, organizzata provvista di strutture ricettive come asili nido, doposcuola, chiesa, strutture sportive e ricreative. Anche se realizzato solo parzialmente il progetto contribuì a rinsaldare i legami tra azienda e dipendenti.

Luisa venne a mancare nel 1935
Luisa venne a mancare nel 1935

Luisa venne a mancare nel 1935. Il figlio Mario ne proseguirà l’opera, compiendo il passo dalla fase artigianale a quella industriale, puntando soprattutto sulla diffusione dell’allevamento del coniglio d’Angora tra le famiglie contadine dell’Umbria e poi di tutto il Paese. La “Luisa Spagnoli”, nata ufficialmente nel 1937, si affermò presto a livello nazionale e internazionale, grazie alla qualità ed eleganza dei suoi capi.

L’azienda riesce a superare la crisi bellica
L’azienda riesce a superare la crisi bellica

Il 12 Aprile 1937 l’azienda viene registrata presso la camera di commercio di Perugia come ditta individuale. Nel 1943 l’Angora Spagnoli viene riconosciuta come l’industria più grande e moderna d’Europa nel suo settore: con 525 dipendenti e 8000 allevamenti diretti di conigli d’angora. Nel 1944, nonostante la distruzione dello stabilimento, l’azienda riesce a superare brillantemente la crisi bellica.

SANTA LUCIA
SANTA LUCIA

Già nel 1943, mentre ancora funzionava lo stabilimento di Fontivegge, parte delle lavorazioni erano state spostate in padiglioni di fortuna approntati sui terreni di famiglia a Santa Lucia. E fu proprio a Santa Lucia che, tra il 1945 e il 1947, sorse il primo nucleo dell’attuale insediamento, intorno al quale si andò sviluppando l’urbanizzazione del quartiere. L’azienda si distingueva allora nel panorama del settore per lo svolgimento dell’intero ciclo produttivo, dalla materia prima alla rifinitura totale dei capi.

LINO SPAGNOLI
LINO SPAGNOLI

Nel 1953 la responsabilità dell’azienda passa nelle mani di Lino Spagnoli, figlio di Mario, che rafforzò e valorizzò il patrimonio che gli era stato affidato, spingendo moltissimo sull’innovazione e sull’ampliamento della rete di vendita. Con la sua abilità nel precorrere i tempi e la capacità di cogliere con tempestività la necessità di mutamenti organizzativi, produttivi e commerciali, Lino Spagnoli è stato l’artefice della progressiva valorizzazione di tutte le potenzialità dell’azienda creando le basi dell’attuale assetto dell’impresa. Egli ebbe il grande merito di diffondere una cultura d’impresa attenta all’orientamento strategico, al marketing, alla distribuzione e gestione finanziaria. Sotto la sua dirigenza, infatti, la produzione della linea di confezioni, che affiancava quella più tradizionale di maglieria, fu potenziata e la rete di distribuzione diretta sul territorio nazionale fu ampliata di oltre 90 negozi nel periodo 1965-1985. Lino Spagnoli, oltre ad essere un ottimo capitano d’impresa fu anche un grande appassionato di sport. Nel 1957 iniziò a praticare la motonautica , aggiudicandosi il titolo mondiale nella categoria «Racers» nel 1959 e quello europeo della categoria «Racers 800 kg» nel 1960. Dal 1966 al 1973 diviene Presidente dell’Associazione Calcio Perugia portando la società Umbra dalla serie C alla B.

'Luisa Spagnoli Confezioni a Maglia S.r.l.'
'Luisa Spagnoli Confezioni a Maglia S.r.l.'

Nel 1952 nacque la 'Luisa Spagnoli Confezioni a Maglia S.r.l.', in concomitanza con l’avvio della diversificazione produttiva: nuovi articoli in tessuti diversi (merinfleur, nido d’ape, jersey di lana e di cotone), di cui alcuni brevettati dall’Azienda (come l’angolmere), si affiancarono ai tradizionali capi in lana d’Angora. Armi vincenti della Luisa Spagnoli negli anni Cinquanta furono l’accentuata meccanizzazione, lo sviluppo dell’organizzazione commerciale, l’offerta di capi con la qualità e il taglio dell’haute-couture a prezzi contenuti e la grande varietà di campionario, presentato in lussuosi cataloghi semestrali.

Mario Spagnoli in America, 1953
Mario Spagnoli in America, 1953

Gli anni Cinquanta fecero registrare un notevole ampliamento dello stabilimento, un aumento degli occupati (a cui si aggiungeva il lavoro a domicilio) e l’apertura di una catena di negozi diretti in Italia e all’estero.

Una nuova strategia
Una nuova strategia

Lino Spagnoli, appena preso in mano il timone dell'Azienda, attuò provvedimenti essenziali per il risanamento finanziario, grazie ai quali la Luisa Spagnoli continuò il suo trend positivo, crescendo in volume di esportazioni, numero di negozi e dipendenti; le ultime consistenti assunzioni si ebbero nel 1967, anno della trasformazione da S.r.l. a società per azioni.Fu allora che l'imprenditore perugino, prevedendo gli sviluppi sociali ed economici di quell'agitato fine decennio, caratterizzato da una accentuata conflittualità sociale, cominciò ad elaborare una nuova strategia, che permetterà all'Azienda non solo di continuare ad essere fonte di lavoro e ricchezza dell'Umbria, ma di uscire addirittura rafforzata da un periodo di crisi economica del Paese che avrebbe messo in difficoltà l'intera industria italiana.

INVESTIMENTI IN TECNOLOGIE
INVESTIMENTI IN TECNOLOGIE

Tra i punti qualificanti del nuovo corso si annoverano i considerevoli investimenti in tecnologie e il passaggio dal metodo di lavorazione a capo completo alla catena di montaggio.

THE 70S
THE 70S

Gli anni '70 per l’azienda Luisa Spagnoli continuano sulla potente scia di rinnovamento che aveva caratterizzato il precedente decennio. Fermenti sociali, lotte operaie e azioni di protesta collettive sono il background di un mondo in continuo divenire. Le lotte per i diritti civili ridisegnano i contorni della società occidentale, una società in cui a mutare è soprattutto la visione della donna e della parità dei sessi. Lino Spagnoli, prevedendo gli sviluppi sociali ed economici cominciò ad elaborare una nuova strategia, che permetterà all’azienda non solo di continuare ad essere fonte di lavoro e di ricchezza per l’Umbria, ma di uscirne addirittura rafforzati. Il nipote di Luisa ebbe un‘idea lungimirante, che sarebbe stata recepita con decenni di ritardo dagli operatori del comparto dell'abbigliamento: quella di creare un gran numero di imprese artigiane satelliti, gestite principalmente da personale proveniente dall'impresa madre e da questa dotate del Know-how e della tecnologia necessaria.

L'evoluzione dell'immagine
L'evoluzione dell'immagine

Nell’anno 1986, l’improvvisa, prematura scomparsa del padre porta Nicoletta Spagnoli ad assumere in prima persona, con l’incarico di Amministratore Delegato, la guida di un’Impresa già diffusamente nota ed affermata nel mercato italiano dell’abbigliamento femminile. Dando prova di grande dinamismo ed eccezionale capacità imprenditoriale, Nicoletta Spagnoli imprime uno straordinario impulso alla crescita dell’Azienda, facendo leva soprattutto sull’innovazione, applicata al prodotto e all’immagine.

Il restyling del marchio
Il restyling del marchio

Sotto la Guida di Nicoletta Spagnoli ha inizio un processo di restyling del marchio attraverso la creazione di collezioni caratterizzate da un’immagine glamour e attraente, senza dimenticare i valori positivi tradizionalmente presenti in Luisa Spagnoli: elevata qualità intrinseca del prodotto, ottimo rapporto qualità-prezzo, classe e raffinatezza. Il risultato è il riposizionamento della marca, che diviene un punto di riferimento unico per soddisfare il bisogno di un’eleganza sicura, trasversale a tutti gli stili di abbigliamento e alle diverse fasce di età. L’azienda Luisa Spagnoli rappresenta oggi, nel panorama nazionale dell’abbigliamento femminile, un marchio prestigioso di grande visibilità ed attrattività, capace di rispondere alle richieste e ai gusti di una clientela sempre più esigente ed internazionale.

LUISA SPAGNOLI OGGI
LUISA SPAGNOLI OGGI

Dalla prima sfilata nel calendario ufficiale della Camera Nazionale della Moda Italiana nel 2021 fino alla creazione del CLUB LUISA, il marchio oggi guarda al futuro attraverso un concetto di eleganza contemporanea per ogni occasione. Il Club Luisa è un concept phygital ed offre alle clienti la possibilità di sentirsi parte delle attività internazionali digitali e in store del brand. Luisa Spagnoli oggi corre verso il futuro più veloce che mai, senza smarrire la propria identità.

GERARDO DOTTORI: IL TESORO RITROVATO
GERARDO DOTTORI: IL TESORO RITROVATO

Un luogo magico può regalare sempre nuove sorprese. Ed è proprio quello che è accaduto tra gli affascinanti spazi della “città dell’angora”, cittadella operaia fortemente voluta da Mario Spagnoli. Qui, celate agli sguardi dall’intonaco passato in una fase successiva, si nascondevano gli inconfondibili dipinti e le straordinarie decorazioni murali realizzate dal pittore Gerardo Dottori. Un patrimonio di grande valore e profonda bellezza che rischiava di essere perduto per sempre.

RIPORTARE ALLA LUCE UN PATRIMONIO DI BELLEZZA
RIPORTARE ALLA LUCE UN PATRIMONIO DI BELLEZZA

La scoperta ha incantato Nicoletta Spagnoli. Sensibile e attenta, la pronipote di Luisa Spagnoli ha dato il via al recupero attraverso un restauro che consolida il legame indissolubile tra azienda, territorio e talenti culturali che qui hanno avuto i natali. Riportare alla luce i capolavori di Dottori è la dimostrazione che il connubio tra industria e cultura, che ha da sempre ispirato la storia di Luisa Spagnoli, è una scelta vincente, ed è anche un gesto di profondo amore nei confronti della collettività.